sabato 6 aprile 2019

Come superare dialetticamente il turbo-capitalismo?

Domenico Misale: "Vi espongo cosa vado pensando nelle ultime settimane (premesso che sono un chimico e non un umanista, abituato al pragmatismo): 1) Il capitalismo nella sua degenerazione ultra-liberista produce sempre maggiore divaricazione sociale, fatto matematico dimostrabile. 2) ci troviamo, per la prima volta nella storia , in un contesto di mondo globalizzato, con libero scambio di merci e di persone e sempre più interconnesso dal punto di vista della comunicazione 3) Qualunque forza politica oggi proponga un'agenda politica di stampo vagamente socialista nel caso in cui riesca ad affermarsi alle elezioni con il voto delle classi sociali più disagiate, nel giro di pochi mesi se provasse a mettere in pratica il programma politico verrebbe immediatamente isolata dal resto del mondo a stampo neo-liberista(istituzioni transnazionali, multinazionali, singoli stati) per cui il risultato finale sarebbe un peggioramento economico in primis della classe sociale di riferimento.4) occorre quindi uno stato pilota che conduca questo esperimento neo-socialista e che abbia le caratteristiche "genetiche" per poter sopportare la reazione di cui al punto 3. In nome di cosa? Un'ideologia che sia capace di tenere insieme un popolo. Quale? Non mi viene in mente niente di migliore del nazionalismo. Parliamo quindi di neo nazional-socialismo deprivato da istanze imperialiste.5) in quale stato si può sperimentare un tale laboratorio politico? Il discorso sarebbe ancora lungo......."

Nessun paese dispone delle risorse naturali per poter essere autosufficiente e indipendente. Il capitalismo è un sistema sociale globale e può essere sostituito solo da un altro sistema sociale globale, quindi il socialismo può essere realizzato solo a livello globale. Ti consiglio di leggere questa definizione di socialismo: Movimento Socialista Mondiale: Cos'è il Socialismo 

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