giovedì 13 gennaio 2011

Inflazione, teoria del valore-lavoro, prezzi

Non ho mai capito come mai se lo stato emette moneta il potere d'acquisto diminuisce e i prezzi vanno alle stelle...La risposta tecnica è legata al rapporto domanda\offerta,ma qualcuno può farmi un esempio pratico per schiarirmi le idee?


Se del nuovo denaro viene emesso non a fronte di nuova ricchezza prodotta, esso può generare un aumento generalizzato della domanda non controbilanciato da un aumento generalizzato dell’offerta, che provoca l’aumento generalizzato dei prezzi e quindi la diminuzione del potere di acquisto del denaro.
Da notare che in realtà l’aumento dei salari/stipendi non causa inflazione.

se il mercato è composto da una mela, una pera e 10 dollari, e il risparmio non esiste, e se la mela e la pera sono preferite allo stesso modo, allora la mela costerà 5 dollari e la pera idem.


Il prezzo non dipende solo dalla domanda e dall'offerta, ma anche e soprattutto dalla quantità media di lavoro necessaria per produrre il bene (valore di scambio), infatti nel caso in cui sul mercato ci siano solo un’automobile e una bicicletta, le quali generalmente hanno più o meno la stessa domanda, il prezzo dell’automobile sarebbe più alto (per es. 8 dollari l’auto e 2 dollari la bicicletta).

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