martedì 11 gennaio 2011

Uguaglianza sociale

Io sono per l'uguaglianza sociale, ma anche per la diversità (tutti diversi, ma sullo stesso piano = niente governanti, padroni, leader, preti, ecc.).

Perché i preti dovrebbero essere assenti, in condizione di eguaglianza sociale?

I preti sostengono di essere dei pastori che guidano delle pecorelle (fedeli) o sbaglio?

Lo sono, e con ciò? In che modo la chiamata di Dio si coniuga con l'ineguaglianza sociale?

I cosiddetti ministri di dio si collocano al disopra della gente comune e per vivere non devono lavorare (a parte rari casi vivono di lavoro altrui come i ricchi).

Ma il loro "lavoro" consiste proprio nella cura delle anime.

A me sembrano molto più interessati a cose materialissime, visto che il vaticano è uno degli stati più ricchi del mondo (ma l'unico improduttivo!), ma di cosa stiamo parlando, di anima? Che cos'è, se non una loro invenzione metafisica?

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In sostanza: tutti si dovrebbe partire dalle stesse posizioni di partenza,

Cosa impossibile se esistono la proprietà privata (soprattutto dei mezzi di sostentamento, quali le terre, le fabbriche, gli uffici ecc.) e il denaro.

Che c'entra la proprietà privata?

Come che c'entra? Secondo te il figlio di un industriale ha le stesse opportunità di un figlio di un operaio o di un impiegato alle Poste?

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