martedì 27 marzo 2012

Il tenore di vita dei lavoratori

DA OGGI BUSTE PAGA più leggere: continua la spremitura dei lavoratori

Diminuzione del tenore di vita dei lavoratori significa maggiori profitti per i capitalisti. 

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domenica 25 marzo 2012

Marx e il libero mercato

Marx e il liberismo

Marx [23] sosteneva che, senza l’intervento del governo, la logica del profitto, l’interesse personale e l’avidità degli uomini d’affari avrebbero portato allo sfruttamento dei lavoratori, costretti a lavorare 15 ore al giorno ad un salario di sussistenza.
Non senza l'intervento del governo, ma senza la lotta dei lavoratori (lotta di classe), e lo sfruttamento dei lavoratori nel capitalismo c'è comunque, questo diceva Marx.

Riguardo invece proprio al libero mercato Marx disse: "Nulla può essere più sciocco del dogma che la circolazione delle merci determini un necessario equilibrio di vendite e compere… ciò che è implicito in tale asserzione è che ogni venditore si porta al mercato il suo compratore… Ma non è detto che uno compri immediatamente perché ha venduto." Il Capitale – Libro Primo, K. Marx, Capitolo 3 – Il denaro e la circolazione delle merci, Par. 2 

giovedì 22 marzo 2012

Flessibiltà e capitalismo

Dietro l'attacco finale al lavoro c'è un progetto antropologico per ridurre l'uomo, nei contesti produttivi, a mero fattore-lavoro disumanizzato, al pari delle materie prime, dei semilavorati, dei prodotti energetici utilizzati nel ciclo produttivo (anzi, meno importante di questi ultimi, il cui costo tende ad aumentare), e per creare una neoplebe adatta a vivere, senza ribellarsi e creare troppi problemi, nei contesti culturali e sociali del nuovo capitalismo
Controriformando il mercato del lavoro, privando delle tutele storiche i lavoratori fino ad ora "stabilizzati", Monti, la sua segretaria Fornero e il suo compagno di merende Napolitano, contribuiscono a portare a compimento il progetto antropologico globalista, imposto dai dominanti 

Secondo me non c’è nessun progetto/complotto, è il capitalismo che spinge nella direzione disumanizzante da te descritta. E non c’è nessun nuovo capitalismo. Il capitalismo è sempre stato fondamentalmente e sostanzialmente uguale anche se è passato per una fase “dopante” keynesiana che gli ha abbellito per un po’ la faccia (ma i nodi stanno venendo inevitabilmente al pettine = esplosione del problema dei debiti pubblici).  

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mercoledì 21 marzo 2012

Prostituzione e Socialismo

Con la scomparsa del valore di scambio (= socialismo) assieme alla prostituzione lavorativa (lavoro salariato) sparisce anche la prostituzione sessuale.