venerdì 27 aprile 2012

La natura del capitalismo

Il capitalismo è per sua natura predatore e selvaggio, e come un leone non può essere addomesticato o addirittura fatto diventare erbivoro. Sono degli ingenui quelli che credono di poterlo fare (riformisti/statalisti), anche se hanno l’attenuante di essere vissuti in una fase del capitalismo, ormai al termine, dopata/distorta da politiche keynesiane/pseudomarxiste. 

giovedì 26 aprile 2012

Democrazia

Il grosso errore che secondo me alcuni fanno è quello di confondere la cosiddetta democrazia rappresentativa, che non è altro che la dittatura del capitale e del mercato con qualche importante libertà (tra cui la libertà di espressione e di associazione), con la vera democrazia (diretta/partecipativa = potere del popolo), che deve ancora venire alla luce.

Dove vanno i capitali

il costo del lavoro dipende anche dagli stipendi....ma l'articolo e le statistiche dicono di più: cioè che probabilmente sono altri aspetti che fanno calare la disoccupazione e non certo il costo del lavoro
Non è solo il basso costo del lavoro ad attirare i capitali, ma anche l’elevata produttività della forza lavoro, il basso livello di tassazione (costo dello Stato), la minor burocrazia, sindacati ben addomesticati, le infrastrutture esistenti e l’esistenza di un promettente mercato interno.

giovedì 12 aprile 2012

Nel capitalismo i lavoratori non possono avere una vita troppo lunga

Si ma il problema dei soldi è secondario, in qualsiasi sistema i giovani devono fornire i beni gratuitamente ai vecchi, che sia dando loro soldi con cui comprarseli o dando direttamente i beni poco cambia. L'altra soluzione (la migliore secondo me) è che le persone risparmino un po' del loro reddito durante gli anni di lavoro per creare una rendita per mantenersi in vecchiaia.

E’ vero, il problema dei soldi è secondario, il vero problema nel capitalismo è che si deve produrre per il profitto di pochi (proprietari/controllori dei mezzi di produzione). Le attuali tecnologie ci permetterebbero di produrre molto di più ed equamente distribuito (nel capitalismo inevitabilmente pochi individui possiedono quasi tutta la ricchezza prodotta dalla società) lavorando tutti molto di meno e in modo molto più piacevole, ma la logica dell’accumulazione della ricchezza tramite il profitto (aziendale) ci impedisce di utilizzare appieno e nell’interesse di tutti le moderne tecnologie. In una società in cui si produce direttamente per la soddisfazione dei bisogni umani (quindi non per la vendita sul mercato con l’ottica di ottenere un profitto) tale grossa limitazione non ci sarebbe.  

lunedì 9 aprile 2012

Capitalismo di Stato non è socialismo

Socialismo in realtà è sinonimo di proprietà comune (non statale) e di controllo democratico dei mezzi di produzione/sviluppo a livello locale, regionale e infine mondiale. Quello cui fa riferimento Robert Murphy in realtà è capitalismo di Stato, chiamato “socialismo reale” dai suoi sostenitori (leninisti e affini).