lunedì 28 febbraio 2011

I soliti grandissimi lavoratori

Da un articolo sulla Stampa di oggi si evince come nei porti fra sabati e domeniche , ferie , festività e assenteismo si lavora BEN 175 giorni all'anno .............ovviamente a queste rimostranze la solita paladina del sudore FIOM CGIL ha risposto coi soliti scioperi da circo Orfei .

Non per difendere la Fiom, ma quelli che lavorano zero giorni all'anno e hanno redditi stratosferici invece vanno bene?

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venerdì 25 febbraio 2011

Il capitalismo

tuttora esistono diversi sistemi capitalistici anche incompatibili fra loro,

Quali sarebbero questi paesi capitalistici non compatibili tra loro?
A me risulta che il capitalismo sia un sistema globale da circa due secoli.

mi frego la definizione più general-generica che ho trovato su Wikipedia, che adatto ai miei loschi scopi:

Dicesi capitalismo in generale quel sistema economico, e per estensione la società che lo applica, il cui funzionamento si basa sulla possibilità di accumulare ricchezza in forma convertibile e riutilizzabile (come il denaro), in modo tale che l'accumulo sia utilizzato come mezzo produttivo, al fine di incrementare la ricchezza esistente.

Noterete che la definizione è sufficientemente vaga da lasciar fuori le questioni "classiche" del liberalismo economico (la proprietà, il mercato, la competizione, ecc.), che pure possono essere bene oggetto del thread, ma che suggerirei di dare per acquisite.

Effettivamente è un po’ troppo vaga. io preferisco di gran lunga questa:
Il capitalismo è un sistema economico-sociale basato sulla proprietà privata o statale (proprietà di classe) e sulla competizione per il profitto (o surplus).

In ogni caso (punto che magari svilupperò in un secondo momento) il capitalismo funziona benissimo anche senza mercato, proprietà privata e roba del genere.

Senza mercato non può proprio funzionare, almeno senza quello internazionale, mentre senza proprietà privata effettivamente può funzionare, male, ma può funzionare, come è stato dimostrato dall’ex URSS. Bisogna dire però che la proprietà statale non è altro che una forma di proprietà privata, in quanto un bene statale non appartiene veramente a tutti i membri della società.

In sostanza possiamo dire che il capitalismo funziona così:

Accumulo di ricchezza (capitale) -> succede qualcosa di economicamente rilevante -> si ottiene più ricchezza di prima.

Sfruttando i lavoratori, ossia coloro (la stragrande maggioranza della popolazione) che per vivere devono vendere le proprie capacità lavorative mentali e manuali (più o meno come fanno le prostitute con il loro corpo).

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mercoledì 23 febbraio 2011

Programma televisivo Il contratto su La7

La pubblicità di quel programma è veramente disgustosa soprattutto la parte finale in cui la vincitrice neoassunta ringrazia ossequiosamente il datore di lavoro. Cazzo, sono loro che devono ringraziare noi lavoratori che accettiamo di farci sfruttare! >:-(

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martedì 22 febbraio 2011

Responso Ufficiale del Movimento Zeitgeist ai fatti in Egitto e Wikileaks

Pur non sostenendo o condannando la legittimità di rendere pubbliche informazioni riservate, il Movimento Zeitgeist...

8-|

Trovo curioso poi che in questo comunicato si parli tanto di libertà, di uguaglianza e di volere del popolo e in altri documenti ufficiali il MZ si dichiari antidemocratico. Secondo me in questo (giovane) movimento c'è ancora parecchia confusione riguardo a questo importante argomento.

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mercoledì 16 febbraio 2011

Democrazia diretta

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L'unica soluzione sarebbe la democrazia diretta, di difficile applicazione su larga scala.

Non direi, viste le tecnologie informatiche di cui disponiamo. Il problema è che la democrazia diretta/partecipativa è poco compatibile con il sistema capitalista, il quale privilegia una piccola minoranza (proprietari/controllori dei mezzi di produzione).

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lunedì 14 febbraio 2011

La natura non è democratica?

Che senso ha l'affermazione "la natura non è democratica"? La natura non è mica un’entità con una coscienza e una soggettività! Ad ogni modo ci sono diversi modi di vivere collettivamente rispettando la natura. Chi non vuole la Democrazia (potere del popolo), vuole una dittatura, magari illuminata, ma sempre una dittatura, ed è ingenuo pensare che una dittatura possa fare il bene della società umana, la quale è un insieme di individui associati e organizzati con capacità e bisogni diversi.

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sabato 12 febbraio 2011

Materialismo - significati del termine

In estrema sintesi:

Materialismo - significato comune del termine

Eccessivo attaccamento ai piaceri e ai beni materiali (feticismo delle merci).

Visione Materialista Tradizionale

  1. La natura non-vivente precedette le forme viventi della natura.
  2. Come animali capaci di pensiero astratto e coscienti di sé gli esseri umani si sono evoluti da animali senza questa capacità.
  3. La mente e la coscienza non possono esistere separatamente da un corpo vivente.

Materialismo Dialettico

Visione materialista tradizionale più i seguenti punti:

  1. Non si deve giudicare soltanto attraverso apparenze empiriche (altrimenti si può pensare per es. che il Sole giri intorno alla Terra) ma provare, con analisi teoriche, a scoprire che cosa può esserci sotto.
  2. Ogni cosa è una parte connessa del complesso che è l’universo.
  3. Ogni cosa è in un costante processo di trasformazione in qualcos’altro, ma questo cambiamento non è sempre costante ma comporta mutamenti improvvisi e intervalli.

Materialismo Storico

  1. Le fondamenta economiche di una data società – che sono il modo in cui la ricchezza è prodotta e distribuita – determina in generale il punto d’osservazione di quella società per quanto riguarda la condotta e le relazioni dei suoi membri, ma queste condizioni sociali sono esse stesse nel processo di cambiamento e costituiscono l’elemento dinamico e mutevole nella storia.
  2. Vi è un’evoluzione sociale, con nuove società, con diverse basi economiche, che scaturiscono dalle vecchie – a causa di certi elementi che si sono sviluppati in queste ultime.
  3. La storia, dallo sviluppo della proprietà privata, è un susseguirsi di lotte di classe; tutte le lotte di classe sono lotte politiche, poiché in definitiva portano alle lotte per il controllo del potere statale.
  4. La storia è il risultato dell’azione delle condizioni sociali sull’uomo e dell’azione dell’uomo sulle condizioni sociali.

mercoledì 9 febbraio 2011

La legge di Say

La legge di Say, detta anche legge degli sbocchi, fu enunciata dall'economista francese Jean-Baptiste Say
Egli sosteneva in tale legge che l'offerta è sempre in grado di creare la propria domanda: ogni venditore è anche compratore. Il rimedio delle crisi non doveva perciò, secondo Say, ricercarsi tanto in misure restrittive dell'importazione, quanto nell'incremento di quelle produzioni che servissero all'esportazione. Say quindi era convinto che il mercato lasciato a se stesso tende a raggiungere l'equilibrio di piena occupazione.
Ci sono due corollari della legge:

1)ogni produzione genera un reddito di importo equivalente
2)tutto il reddito viene sempre interamente speso (direttamente o indirettamente).

E' una tra le leggi fondamentali dell'economia accettarla o non accettarla rappresenta il primo spartiacque per ogni studioso o semplice appassionato di economia


Questa visione che se il libero mercato fosse lasciato libero di agire non ci sarebbero crisi di nessun tipo era basata sulla dottrina proposta dall’economista francese dell’inizio del diciannovesimo secolo J. B. Say, secondo la quale

ogni venditore porta un compratore al mercato.

Certamente, se ogni bene prodotto venisse veramente comprato allora non ci sarebbero crisi economiche (questo è vero per definizione). Tuttavia, tale presupposto è basato su un ragionamento difettoso. Marx così lo espone:

Nulla può essere più sciocco del dogma che la circolazione delle merci determini un necessario equilibrio di vendite e acquisti… ciò che è implicito in tale asserzione è che ogni venditore si porta al mercato il suo compratore… Ma non è detto che uno compri immediatamente perché ha venduto. (2)

Alcuni oggi credono ancora nella visione data da Say. I più ora accettano che gli eventi abbiano provato che il libero mercato sia incapace di provvedere alla crescita duratura quanto gli interventi restrittivi statali. Benché la visione marxista sia ora implicitamente accettata, relativamente pochi comprendono il perché.

Movimento Socialista Mondiale: I boom e le crisi – che cosa li causa?

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lunedì 7 febbraio 2011

Perché sono socialista

Io credo (basandomi su studi scientifici) nelle potenzialità della razza/specie umana, OK?

Gli studi scientifici non danno indicazioni sulla direzione in cui queste potenzialità andrebbero indirizzate o su quali astrazioni andrebbero anteposte ai vantaggi per la tua persona. Di' piuttosto che come i fan laici e religiosi di Gesù Cristo sei emotivamente animato dalla visione della sofferenza degli ultimi.


Non solo degli ultimi ma anche e soprattutto della mia (ogni giorno sono sfruttato, oppresso e alienato dall'attuale sistema sociale).

Non usciresti prima da questa condizione facendo soldi qui e ora invece di vociferare per la futura redenzione dell'umanità?


Purtroppo come la grande maggioranza della popolazione non sono nato in una famiglia ricca e non mi piace affatto l’idea di fare soldi sfruttando altri miei simili, ma anche se diventassi ricco per es. vincendo alla lotteria (difficile perché non ci gioco mai) resterei comunque socialista (come lo era per es. Engels che era un capitalista), perché sono consapevole del fatto che la cieca traiettoria dell’attuale società guidata dall’accumulazione di ricchezze (tramite il profitto d’impresa) ci porterà fra non molto alla distruzione del nostro habitat naturale o a un conflitto nucleare mondiale.

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Fede religiosa

Premesso che sulla questione delle religioni si deve chiarire che nessuno si può permettere di criticare la fede soggettiva delle persone,

Perché scusa? Se qualcuno ti dice che gli asini volano, tu stai zitto? O_o
Il pensiero irrazionale/non scientifico è dannoso non solo per chi lo adotta, in quanto espone a pericoli e a imbrogli da parte di approfittatori, ma anche per chi non lo adotta, soprattutto se i primi sono una vasta maggioranza nella società. La fede religiosa è una questione sociale oltre che personale. Con questo non sto dicendo che la gente non dovrebbe essere libera di credere a ciò che vuole.

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mercoledì 2 febbraio 2011

Film "Zeitgeist Moving Forward"

Film molto bello (soprattutto il finale) e in gran parte condivisibile. In particolare ciò che io non condivido dell’analisi che viene fatta della società attuale è la bizzarra teoria secondo cui denaro = debito, mentre dell’alternativa proposta (sostanzialmente una tecnocrazia) non condivido il fatto che il potere non sia in mano a tutta la popolazione (assenza di democrazia), anche perché non è assolutamente vero come viene detto nel film che la società riguarda solo aspetti tecnici. Un’alternativa molto simile ma secondo me migliore, perché anche (veramente) democratica, io e altri la chiamiamo “Socialismo Mondiale”.

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