domenica 18 dicembre 2022

Ti consideri di destra o di sinistra?

Si può essere veramente felici solo quando si è apprezzati per quello che si è, non per i soldi, le proprietà, il sex appeal o il potere che si ha. Si può essere veramente felici solo in un ambiente naturale rispettato e non inquinato. Si può essere veramente felici solo quando anche tutti gli altri (o quasi) sono felici, e non soltanto nella propria regione o nel proprio paese. Questo generalmente è ignorato da chi si posiziona politicamente a destra.

Non si può essere tutti (o quasi tutti) felici nel capitalismo, nemmeno con il controllo e/o l’intervento dello Stato e nemmeno con il continuo progresso tecnologico e dei diritti civili. Questo generalmente è ignorato da chi si posiziona politicamente a sinistra.

Bisogna urgentemente uscire da questa gabbia mentale destra/sinistra e dalla visione politica solo nazionale, perché nel mondo le condizioni materiali (tecnologie e risorse) per essere tutti felici esistono da decenni, quello che manca è la consapevolezza diffusa.

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sabato 26 novembre 2022

Cos’è la democrazia

Democrazia: Demos kratos, potere del Demos.

Cos’è il Demos? Ammettiamo che il Demos oggi sia l’insieme dei cittadini. Come si deve esercitare il potere affinché si possa davvero parlare di democrazia? Basta poter esprimere un voto? È necessario qualcosa di più?

E’ necessario che i cittadini possano decidere direttamente sulle questioni più importanti, comprese quelle che riguardano la gestione dei mezzi di produzione, prendendosene la responsabilità e che possano destituire in qualsiasi momento eventuali delegati eletti democraticamente per lo svolgimento dell’ordinaria amministrazione (ovviamente i cittadini non possono essere interpellati su tutto, la cosa sarebbe ingestibile).

Ammettiamo di aver risolto la questione. Possiamo definire democrazia un regime nel quale la maggioranza dei cittadini stabilisce (direttamente o indirettamente) le norme vigenti per tutto il Demos o vi sono norme e criteri cui pure la maggioranza deve sottomettersi?

La (vera) democrazia non è un regime, perché non si è in presenza di una minoranza (governanti/capitalisti) che prende le decisioni per tutti.

Come può difendersi la democrazia dallo strapotere concreto e sostanziale di coloro che detengono risorse economiche pressoché infinite e possono quindi creare visibilità e consenso a loro piacere?

Non può, ed è il motivo per cui nel capitalismo non ci può essere vera democrazia.

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giovedì 21 aprile 2022

L'interpretazione della "democrazia"

Sicuramente [quella attuale] non è una vera democrazia ("secondo il volere del popolo"), ma è sempre meglio di qualsiasi dittatura.

DITTATURA: dovremmo chiarirci meglio i vari significati di questo termine. Se dittatura vuol dire quella che esercitava Pinochet in Cile o che esercita Kim Jong-un adesso in N.Corea, allora abbasso la dittatura, ma se la dittatura è quella ipotizzata da Carlo Marx, dittatura del proletariato, se vuoi tradurla all'oggi, dittatura del popolo, allora il termine cabia significato, perchè non è UN Individuo a governare ma un POPOLO a farlo.

Intendevo qualsiasi dittatura minoritaria di destra o di “sinistra” (dittatura sul proletariato di matrice leninista). La dittatura del proletariato o dittatura della maggioranza è una cosa particolare, perché sarebbe temporanea e rivoluzionaria (espropriazione dei mezzi di produzione assieme all’abolizione del capitalismo e dello stato).

Dice: ma un intero popolo non può governare, quindi deve delegare. 

Certo che può governare, usando delegati eletti democraticamente e destituibili in qualsiasi momento e quando necessario la democrazia diretta (per le decisioni più importanti). Comunque nel caso della dittatura del proletariato non si tratterebbe di governare nel capitalismo, bensì di governare la transizione alla società veramente democratica postcapitalista (socialismo/comunismo).

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domenica 17 aprile 2022

Sostituire l’attuale sistema economico-sociale

Sicuramente abbandonato per uno nuovo, ma ovviamente non dalla sera alla mattina, sarebbe utopico.

Sostituire l’attuale sistema economico-sociale con un altro dalla sera alla mattina è impossibile, ma una volta che la vasta maggioranza è diventata consapevole della necessità della sua sostituzione con un altro più adatto alle attuali potenzialità produttive e informative, una netta rottura con l’attuale sistema (rivoluzione sociale pacifica) con l’avvio di un relativamente breve periodo politico di transizione al nuovo sistema è possibile e auspicabile.

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