E se invece cominciassimo a pensare seriamente a un sistema/modello di sviluppo che non sia condizionato da interessi economici di pochi (petrolieri, grandi industriali ecc.) e non sprechi enormi quantità di risorse e di energia per il suo funzionamento? No? Tutti dritti pragmaticamente verso il precipizio? Non si può proprio cambiare direzione? Chi prova a proporre di cambiare direzione è un utopista?
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