Gli imprenditori sono liberi, senza esagerare (limiti imposti dalla legge), di produrre per arricchirsi (profitto) cose dannose per la salute psico-fisica (spesso nel medio-lungo periodo), con condizionamenti e creando anche dipendenze con ingredienti ad hoc, sfruttando i disagi molto frequenti delle persone (ansia, stress, senso di inadeguatezza, di solitudine ecc.) e sta ai consumatori che non vogliono farsi del male cercare di informarsi adeguatamente (come se oggi fosse facile!) su come evitare di farsi del male. Questa è la “libertà” che piace ai liberalisti/liberali (n.b. intervento non a favore degli statalisti).
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